Perché AR

La storia della valle metelliana - che è costellata di pagine gloriose e significativi riconoscimenti, ma anche di momenti bui e dolorosi, come tutte le storie cittadine - racconta di un popolo che ha cercato sempre di avere un ruolo da protagonista, senza mai rassegnarsi alla congiuntura di forze avverse o alla presunta ineluttabilità del destino. Insomma, nel dna dei cavesi non è presente la rassegnazione, bensì come fattori ereditari prevalgono la laboriosità, la capacità di industriarsi, l’indole reattiva.

La pubblicazione “AR - Andata e Ritorno a Cava de’ Tirreni” per molti versi rispecchia il tradizionale spirito della nostra gente: l’affermazione della propria identità storico-culturale coniugata con l’antica e nobile vocazione all’ospitalità e all’accoglienza, nella consapevolezza che il futuro è nell’operosità delle nostre mani e nella spinta dei nostri sentimenti.

Questa, in estrema sintesi, è la mission del presente magazine: un contributo per far conoscere e apprezzare la nostra città e, nel contempo, una speranza, ma più ancora una risposta in positivo al grigiore che caratterizza questa stagione di crisi economica. Un contributo, dicevamo, un piccolo ma comunque importante tassello di un insieme di interventi che ci auguriamo, in sinergia e con la condivisione di quanti hanno a cuore le sorti della valle metelliana, di mettere in campo per ridare slancio al tessuto economico e produttivo cittadino.

Cava de’ Tirreni, d’altronde, ha da sempre le carte in regola per essere un luogo di soggiorno, di vivacità culturale e di patrimonio artistico. Non solo per la sua posizione geografica, infatti, la nostra città fra fine Settecento e l’Ottocento fu inserita all’interno del Grand Tour come sito di villeggiatura anche per le sue bellezze paesaggistiche, la mitezza del clima e l’accogliente laboriosità dei cavesi.

Allo stesso modo, tuttora resta inalterato e per certi versi unico il fascino del suo antico borgo porticato, luogo di incontro e di cultura, di arte e di storia, che negli ultimi tempi è stato abbellito e riqualificato, ma anche impreziosito di strutture all’avanguardia come la Mediateca. Non meno rilevante è l’interesse che Cava suscita nel turismo religioso, in primo luogo, anche se non esclusivamente, per la presenza della millenaria Abbazia Benedettina della SS. Trinità, sito monumentale di fede, ma anche scrigno prezioso di storia, arte, cultura.

Basterebbe già questo per rendere la nostra città un centro di attrazione turistica di prima grandezza, ma in ciò, come questo magazine ben rappresenta, concorrono non poco la bellezza dei suoi villaggi che fanno da corona al centro cittadino, l’offerta delle iniziative artistico-culturali, tra le tante segnaliamo “Le Corti dell’Arte” e la “Lectura Dantis Metelliana”, le feste e le tradizioni religiose, tra cui quelle dei presepi e la Festa di Monte Castello, gli eventi e gli spettacoli che si snodano durante l’intero anno, tra cui quello folkloristico della “Disfida dei Trombonieri”, la ricchezza e la varietà del suo artigianato, tra cui spicca l’arte ceramica.

Tutto ciò, e molto altro ancora, è Cava de’ Tirreni. Per questo, chi visita la nostra città non la dimentica e quasi sempre vi ritorna. Questa è la nostra convinzione, ma anche il nostro impegno.

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