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Roccagloriosa, uno dei borghi più autentici del Cilento

30Lug

Postato da:

redazione

Incastonata in una valle formata dai fiumi Mingardo e Bussento, a ridosso del monte Bulgheria, a poca distanza dal Comune di Celle Bulgheria, Roccagloriosa (Sa) - con la sua piccola frazione di Acquavena - è inserita nel territorio del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, dichiarato dall’UNESCO patrimonio dell’Umanità nel 1998.

La tradizione popolare vuole che il nome di Roccagloriosa sia il composto del latino Rocca,-ae e Gloriosa: il primo termine sta ad indicare la collocazione strategica del paese, per secoli una roccaforte, il secondo sottolinea la venerazione per la gloriosa Maria di Nazareth, madre di Dio. Il paese di 1700 abitanti circa presenta panorami mozzafiato misti ad una storia millenaria. Una ragione, questa, che lo annovera tra i borghi più autentici del Cilento.

Aggrappato alle pendici rocciose del monte Capitenali, il Comune occupa una superficie di 42 kmq ed è caratterizzato da una folta vegetazione boschiva. È dai più considerato il luogo ideale per il turismo eco-ambientale, attirando numerosi visitatori che trascorrono delle piacevolissime giornate immersi nella natura.

Proprio sul monte Capitenali, in località “La scala”, si riscontrano due tombe risalenti al IV - III secolo a.C, appartenute molto probabilmente ad una famiglia aristocratica, ricche sia di oggetti preziosi che di ceramiche a figure rosse provenienti dalle vicine officine lucane. Oggi questi reperti archeologici sono conservati nell’Antiquarium di Borgo Sant’Antonio.

Da visitare, inoltre, gli scavi di Fistelia, che hanno riportato alla luce i resti di una tomba risalenti al V secolo, con un ricco corredo di due vasi di bronzo di provenienza etrusco - campana. Pregevoli anche i monumenti che il borgo conserva: di rilievo le Chiese di San Giovanni Battista (XVI secolo) e del Rosario (1571), in cui si può ammirare una statua in pietra e calce, detta della Santa Maria Greca. Merita una visita anche Palazzo La Quercia (XV secolo), un ex monastero che raccolse l’eredità del “Mercurion”.

Da non perdere i ruderi del Castello Sanseverino (XIV secolo), i portali dei palazzi gentilizi Balbi e De Curtis (XVI - XVIII secolo), il Monastero di San Mercurio, fondato nei secoli IX - X e ubicato nell’attuale centro abitato. Ancora perfettamente conservata la Chiesa di San Nicola di Bari, edificata nel periodo rinascimentale.

Tra i prodotti tipici del posto si ricordano il vino, l’olio di oliva extravergine ed il grano. Il Comune cilentano è raggiungibile percorrendo l’autostrada A3 SA-RC fino all’uscita di Buonabitacolo e proseguendo poi per la strada statale 517 sino a Roccagloriosa.

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