L'abitato di San Gregorio Magno si adagiava, in origine, sulle sponde di un lago pleistocenico completamente prosciugato sul volgere del XIX secolo.
Già fiorente pagus in epoca romana, dopo lo spopolamento dovuto alle invasioni barbariche, fu una grancia benedettina, intorno alla cui chiesa, venne a formarsi un casale che divenne autonomo nel corso del XIV secolo, quando fu infeudato alla famiglia Lagni.
Il feudo passò successivamente ai Caracciolo, e infine ai Falletti.
Nel paese vi sono dei costruttori e suonatori di ciaramelle e zampogne.
Roberto De Simone registrò alcune di queste suonate inserendole nella sua raccolta: La tradizione in Campania.
Nell’ultima settimana di agosto c’è Baccanalia; un percorso enogastronomico che si snoda lungo una strada costeggiata da cantine scavate nella roccia.
fonte: Wikipedia