Nonostante il nome con il quale è comunemente conosciuto, si tratta in realtà di uno specchio d'acqua posto allo sbocco di un vallone a strapiombo, creato dal lavoro incessante del torrente Schiato che da Agerola corre lungo la montagna fino a tuffarsi in mare, ed un accogliente e minuscolo borgo marinaro.
Il fiordo è inoltre scavalcato dalla strada statale mediante un ponte sospeso alto 30 m, dal quale, ogni estate, si svolge una tappa del Campionato Mondiale di Tuffi dalle Grandi Altezze.
All'interno del fiordo si trovano lo Stenditoio e la Calcara, due edifici utilizzati per le produzioni locali.
Lo Stenditoio era usato per asciugare i fogli di carta estratti dalle fibre di stoffa.
La Calcara invece era adibita alla lavorazione delle pietre per l'edilizia locale.
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